Sovana (15 km.)
Le necropoli etrusche di Sovana contano una moltitudine di semplici tombe e monumenti scavati nel tufo risalenti al periodo dal VII e il I secolo A.C. la più famosa delle quali è l’Ildebranda, dal nome datogli da suo scopritore per commemorare il personaggio più illustre di Sovana, quell’Ildebrando che divenne Papa col nome di Gregorio VII. Ma le sorprese di Sovana non finiscono qui: nel 2004, durante gli scavi sotto la Chiesa di San Mamiliano venne scoperto sotto il pavimento della chiesa un edificio termale romano e ancora più in profondità vide la luce un recipiente con 498 monete d’oro coniate dalla zecca di Costantinopoli, il così detto “Tesoro di Sovana” che è oggi esposto nel museo di San Mamiliano.